DESIDERIO di TRASGRESSIONE: fra fantasia e realizzazione

Per tutti quelli che si sentono “perversi” perché rimuginano la propria fantasia erotica e sessuale senza giungere a metterla in pratica la notizia che vi diamo oggi è questa: tutti ne abbiamo. Anche il tuo partner ne ha. Anche tuo padre e tua madre ne hanno avute. Anche tua figlia ne ha, anche tuo figlio. Tutti gli esseri umani sono soggetti a pulsioni sessuali che si
trasformano spesso in pensieri insistenti. Un desiderio diventa esperienza solo quando lo viviamo anche nel corpo. Diversamente non è esperienza e resta nell’alveo delle fantasie.
Il disegno che vedete sopra spiega gli stati che viviamo per quanto riguarda le fantasie di desiderio e di trasgressione erotica e sessuale. Il Modello utilizzato si dispiega su forme concentriche nelle quali riconosciamo la MENTE (strato piu’ esterno) con il suo carico di desideri e fantasie non realizzati e talvolta neppure consapevoli. Prosegue con un’area chiamata DIFESE nella quale troviamo i divieti e le limitazioni che ci creiamo per non realizzare e talvolta anche per non sentire tali desideri. Questi pensieri sono forme di resistenza a noi stessi. Questo strato serve a nascondere e a non farci entrare in contatto con la parte che contiene quelle EMOZIONI che non desideriamo (EMOZIONI REPRESSE) che sono il nocciolo di tutto questo meccanismo e che creano conflitto interiore. Il fulcro centrale che abbiamo chiamato ENERGIA rappresenta tutta l’energia vitale che non viviamo a causa di questo meccanismo di limitazione e controllo (difese ed emozioni represse e nascoste) e che se vissuta ci porterebbe ben oltre la sessualità genitale, verso uno stato di coscienza allargata, come accade nel Tantra.

A tutto cio’ aggiungiamo l’effetto enorme che ogni DIVIETO ha sulla mente umana. Il divieto ci porta subito a pensare alla trasgressione vietata. Accade come nel noto esempio dell’elefante: se dici “Non pensare ad un elefante” il divieto stesso richiama subito alla mente cio’ che non dovrebbe essere pensato: un elefante! Il pensiero che vuole evitare l’elefante lo contiene e lo richiama. Ogni divieto che inizia con un “non” crea una lotta interna proprio per questa contraddizione. Il non pensabile viene nominato ma accompagnato dal divieto di essere pensato. Un esempio? “Non masturbarsi”, “Non fare sesso fuori dal matrimonio”, “Non desiderare il partner altrui”, Nnon pensare al sesso”, “Non fare giochi erotici” ecc.
Va anche precisato che non tutte le fantasie sono spinte da un desiderio piacevole ma possono assumere contorni sgradevoli, essere ossessive e fissate in un loop che potrebbe nascondere il tentativo di elaborare un trauma che non ricordiamo ma che in noi esiste. Questo tipo di fantasie ma non è pero’ argomento di questo articolo e se le escludiamo restano da osservare due filoni di fantasie erotiche e desideri sessuali:
1) Quello legato ad un desiderio (un classico per gli uomini è rappresentato dalla fantasia di fare l’amore con due donne contemporaneamente)
2) Quello legate ad un desiderio che nella realtà sarebbe rischioso e devastante ma che nella fantasia trova un ambito protetto che le permette (come ad esempio desiderio di essere violentati o di violentare).
Nel “Rapporto ASPER” di Dino Cafaro, datato perche’ risalente all’anno 2000 ma sempre esplicativo soprattutto per persone in fascia d’età compresa dai quaranta in su, rileviamo un elenco di fantasie ricorrenti fra le quali ne riportiamo alcune qui sotto: